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Erano le 2.53 di una notte di maggio all’inizio del secolo scorso, quando in piazzale Loreto a Milano, 127 impavidi corridori in sella di trabiccoli a due ruote, partirono alla volta di Bologna. Una tappa di 397 km. Lunghissima. I più veloci impiegarono 14h06’15” alla media di 28 km/h. Le notizie di radio corsa venivano trasmesse via telegrafo. Era la prima tappa, del primo Giro d’Italia. Era il 1909.

Da allora è passato oltre un secolo. Ma nulla è cambiato. Il “Giro d’Italia”,  come scriveva Indro Montanelli rimane un evento che “ha uno strano potere: quello di trasformare in domenica ogni giorno della settimana” .

207 i corridori al via dell’edizione 2011 (a differenza dei soliti 180 delle passate edizioni). 35 le nazionalità rappresentate (spagnoli, olandesi e belgi gli stranieri più numerosi, ma saranno presenti anche atleti Venezuelani, Giapponesi e Costaricani). 3524 i chilometri da percorrere nelle 21 tappe che toccheranno 17 diverse regioni d’Italia (mancano Puglia, Basilicata e Sardegna). 2 le giornate di riposo (una all’indomani dell’arrivo in quota sull’Etna ed una all’indomani del tappone alpino che si concluderà dopo una cavalcata di 229 km in cima al Gardeccia, una salita aspra che farà sicuramente danni).

Il dorsale numero 1 è stato affidato a Stefano Garzelli (non per meriti sportivi ma semplicemente perchè la squadra di Stefano, la Acqua e Sapone, è la prima in ordine alfabetico, vista l’assenza di Ivan Basso, vincitore dell’edizione 2010). Il 150 sarà di Giovanni Visconti in virtù del titolo italiano conquistato nella scorsa stagione in ricordo del 150^ Anniversario dell’Unità d’Italia.

Chi vincerà questo Giro d’Italia? Noi non facciamo previsioni, ma abbiamo dato un’occhiata al “toto scommesse” e i numeri parlano chiaro. Ci troviamo di fronte ad un verdetto inequivocabile:  Alberto Contador è dato a 1,8. Vincenzo Nibali a 7. Michele Scarponi a 8. Tutto il resto non pervenuto.

Oggi, intanto, c’è stata la spettacolare presentazione delle squadre al via. Torino è stata invasa da una folla oceanica in una festa culminata con il doppio passaggio delle Frecce Tricolori. Gli Alpini accorsi in massa in città in vista dell’adunata di domenica, non hanno mancato di mostrare il loro calore  con pubblico ed atleti.

7 maggio 2011. Ore 15.50. Si accende la bagarre.