posted: 24/06/11 at 12:20 pm

INTERVISTA A MATTEO CATTANEO, NELL’ATTESA DI UN ACUTO NEL CAMPIONATO ITALIANO UNDER23 DI OGGI

By: Christian
Categoria: Gare e Team
Commenti: No Comments »

Le fatiche e la tensione del Girobio sono terminate solo da pochi giorni, ed è già tempo di esami per Matteo Cattaneo. Si svolgerà infatti oggi con arrivo a Melilli (Siracusa) su di un percorso di 150,9 km il “Trofeo Città di Melilli  – San Sebastiano” prova unica valida come Campionato italiano strada under 23 maschile.

Per Matteo Cattaneo, la condizione è al top, e, dopo il trionfo nel GiroBio, sarà fondamentale mantenere la concentrazione. Per il ventunenne bergamasco in forza alla Trevigiani Dynamon Bottoli, si tratta di un improvviso momento di notorietà, ora tutti gli fanno festa e il telefono squilla in continuazione. Ma per uno come lui, con i piedi ben saldi a terra, non è un problema.

“In effetti in questi giorni si sono fatti vivi tutti, è normale quando si vince la corsa a tappe più importante, ma questo non basterà a distrarmi da un appuntamento come il campionato italiano – afferma Cattaneo – Gareggerò in linea e anche nella cronometro. Il percorso è selettivo al punto giusto, quindi parto determinato a dare il meglio di me stesso anche in questa occasione, anche se non mi considero affatto il capitano della Trevigiani Dynamon Bottoli. Anzi, se potrò essere di appoggio ai compagni che mi hanno aiutato a vincere il Girobio sarò felicissimo di farlo. Tra l’altro corriamo nel paese di Michele Gazzara, che sarà determinato come non mai a inseguire questo titolo”.

Pesca Nettarina e Giro d’Italia: avresti mai pensato di arrivare a metà stagione con due corse così nel carniere?

“Ad essere sincero era da un po’ che pensavo a far bene al Nettarina, sono partito con la testa per puntare al massimo e sono riuscito a vincere una tappa e poi a conquistare la classifica. Questo mi ha dato un grandissimo morale in vista del Girobio. E intanto la condizione continuava a crescere. Assieme a Mirko Rossato e Marco Milesi, i miei due diesse, abbiamo deciso che al Girobio avrei vissuto giorno per giorno. Naturalmente quando mi sono trovato con la maglia rossa di leader e ho superao bene il test della cronometro, ho iniziato a crederci sempre di più”.

Nonostante la tua giovane età hai gestito egregiamente la tensione, almeno così è sembrato…

“Una crisi l’ho avuta nella tappa di Marostica, ma non a causa della pressione psicologica. Nella giornata di riposo, il giorno prima, avevo fatto solo 50 chilometri, e forse non è stato sufficiente. Da lì alla fine, la testa ha tenuto bene quanto le gambe”.

Remo Mosole ti ha descritto come un corridore con potenzialità da campione a tutto tondo…

“Le parole del nostro presidente mi hanno fatto molto piacere. Forse non sono esattamente un atleta di quel livello, ma credo che abbia indovinato quando ha detto che molta della mia forza sta nella testa. Con le vicissitudini che ho avuto, se non avessi avuto quella forza forse avrei mollato”.

A proposito, vicissitudini risolte?

“Ciò che in questi ultimi anni mi ha assillato è stato un problema alle ginocchia. Le rotule non erano perfettamente allineate e sottoponendole a sforzi intensi e prolungati mi facevano male. Ora un ginocchio è a posto e stiamo lavorando per sistemare anche l’altro. Rossato e Milesi hanno continuato a credere in me anche quando non andavo forte, mi hanno lasciato tranquillo, erano loro i primi a infondermi ottimismo e fiducia nelle mie possibilità. Per questo non finirò mai di ringraziarli. Quando vai forte sono tutti bravi a darti coraggio, ma loro l’hanno fatto nei momenti in cui veramente ne avevo bisogno”.

Mattia Cattaneo e il professionismo: ne vogliamo parlare?

“Volentieri, anche se per ora non ho molto da dire. Sicuramente ci saranno delle squadre che mi hanno notato e che si faranno avanti. Mi hanno sempre detto che il treno passa una volta sola, quindi se si presenterà un’occasione interessante mi farò trovare pronto. Ma dipende da cosa arriva: il professionismo non è un mondo facile e so che devo ancora crescere. Se sarà il caso, non sarà assolutamente un problema correre ancora un anno da dilettante. Non ho nessuna fretta, di tempo ce n’è”.

Leave a Reply