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Bradley Wiggins si aggiundica questo 99^ Tour de France. Criticato, poco simpatico, forse addirittura indigesto, ma non possiamo dire che non si sia meritato questa Grande Boucle. E’ vero Chris Froome gli è stato forse superiore sulle montagne, ma la prova di forza che messo in atto ieri stravincendo la cronometro conclusiva con distacchi pesantissimi su tutti i più diretti avversari non lascia spazio alle repliche.
Un inglese sul trono del mondo. Per la prima volta nella storia. Un inglese al posto d’onore, questo Chris Froome fino a pochi giorni fa considerato un buon corridore e niente più che è stato l’unico in questo Tour de France a dimostrare di poter forse fare la differenza in salita se non fosse stato bloccato dagli ordini di scuderia.
Un inglese anche l’uomo più veloce del mondo. Quel Mark Cavendish che in volata si è dimostrato imbattibile e che si avvicina alle imminenti Olimpiadi di Londra con la consapevolezza di essere il favorito numero 1 per la corsa alla medaglia più preziosa.
Cosa sta succedendo al ciclismo mondiale? Atleti e team inglesi stanno dominando la scena nel mondo dei professionisti e noi, abituati ai fasti dei successi che hanno fatto la storia di questo stupendo sport stiamo a guardare. E’ vero che Vincenzo Nibali è arrivato 3^ in questo Tour dietro ai due marziani del Team Sky, ma non prendiamoci in giro, il divario è stato così pesante da non lasciare spazio ai facili entusiasmi.
Un’altro grande giro a tappe è finito, ci aspetta la Vuelta di Spagna. Un appuntamento che molti aspettano con ansia. L’evento che sancirà il ritorno alle corse di Alberto Contador. Rullo di tamburi ragazzi, nell’attesa di vivere qualche acuto da favola.
