Nel 1948 la Wilier Triestina era in grado di immettere nel mercato un’ampia serie di modelli di biciclette. Dalla fabbrica di via Colomba uscivano le biciclette da passeggio per uomo e donna, quelle per bambini, oltre naturalmente ai modelli da corsa per strada e pista. Una produzione sempre più qualificata e abbondante che trovò anche una importante via di sbocco nell’America del Sud. Trovati degli appoggi commerciali a Buenos Aires, Dal Molin intraprese una campagna di pubblicizzazione dei propri prodotti in Argentina, una nazione in cui gli abitanti di origine italiana erano molto numerosi e il ciclismo sembrava attecchire molto più velocemente che in altri Paesi del continente americano. Così com’era avvenuto in Italia, anche oltre oceano l’iniziativa imprenditoriale andò di pari passo con quella sportiva e così Wilier Triestina fece il suo ingresso nell’agonismo di prima serie argentino accaparrandosi alcuni fra i più forti atleti del tempo.
Fra questi Alberto Garcia, vincitore della Doble Lobos e del Gran Criterium d’Apertura, Angelo Castellani, primo in una tappa e nella classifica finale della Doble Bragado, al campionato argentino di velocità e alla Seigiorni di Buenos Aires, Jorge Olivera, che fra i suoi successi vantava la 24 ore all’Americana e la Corsa Internazionale di San Paolo e Dante Benvenuti, trionfatore nella corsa dell’Alta Valle del Rio Nigro. “La Wilier vince anche in Argentina” recitava un cartellone che accoglieva i visitatori negli stand di Dal Molin alle esposizioni fieristiche del tempo. Sullo sfondo un enorme pannello dipinto raffigurava una maestosa nave mercantile transatlantica con la scritta “Bassano”, sulla quale un imponente paranco caricava le casse con le biciclette della Wilier dirette in Argentina. Nella parte inferiore una suggestiva veduta panoramica della “Fabbrica Cicli – Wilier Spa”. In alto, sulla destra, lo scorcio di un pianeta; dalla parte opposta, a fargli da contrappunto gli astri della Wilier Triestina: Magni, i fratelli Maggini, Bresci, Cottur, ecc.