Si torna nell’agonismo (2a parte)

 

Nel frattempo, dal ‘99 la Wilier aveva stabilito un proficuo sodalizio con la Liquigas, diretta inizialmente da Dino Zandegù. Le due punte erano Davide Rebellin e Sergey Gonchar. Nell’organico figurava anche il pordenonese Denis Zanette, scomparso alcuni anni più tardi. Nel 2000, sotto la guida di Roberto Amadio, arrivarono i primi risultati importanti: l’ucraino Gonchar vinse il campionato del mondo a cronometro a Plouay, mentre Rebellin colse una delle sue vittorie al Giro del Veneto. L’anno d’oro della Liquigas fu indubbiamente il 2001. Rebellin fece il bello e il cattivo tempo al Giro del Mediterraneo, alla Tirreno-Adriatico e al Giro dei Paesi Baschi, vincendo anche Larciano, Prato e Giro di Romagna. Rastelli vinse la prima tappa del Giro d’Italia, da Giulianova a Francavilla a Mare, mentre Zanette gli fece seguito alla Jesolo-Lubjana. Nel bilancio di quell’annata anche il Trofeo Matteotti vinto da Gianni Faresin.

Il 2001 è l’annata di Davide Rebellin.

La volata vincente di Rastelli alla prima tappa del giro del 2001.

Giro d’Italia 2001: il compianto Denis Zanette precede tutti sul traguardo di Lubjana.

Francesco Casagrande nel pieno dello sforzo.

Dopo avere affiancato la Mercatone Uno e Pantani nel 2002, Lino Gastaldello e i figli Michele, Enrico e Andrea, ormai entrati stabilmente nell’assetto dirigenziale dell’azienda, decisero di incrementare il proprio impegno nel ciclismo professionistico internazionale stabilendo un accordo di sponsorizzazione biennale sia con il Team Lampre di Giuseppe Saronni, sia con la Gerolsteiner del team manager Hans Holczer. Fu l’anno in cui Francesco Casagrande, in maglia blu-fucsia, vinse la Coppa Agostoni e il Trofeo Melinda, mentre Davide Rebellin, capitano della formazione tedesca, si aggiudicò una tappa della Parigi-Nizza e il Gran premio Industria e Commercio di Prato. Una scelta, quella della Germania, dettata sia dalla presenza del campione “di casa”, sia da una strategia di marketing che pone questo Paese fra i più solidi sbocchi commerciali della casa rossanese. Nel 2004, a stagione iniziata Saronni è riuscito ad accaparrarsi il campione del mondo in carica Igor Astarloa, per il quale la Wilier ha realizzato una speciale bicicletta ispirata ai colori dell’iride. Il basco, tuttavia, non è stato all’altezza delle aspettative, limitando i suoi exploit al primo posto in una tappa del Brixia Tour. Se sul fronte italiano le soddisfazioni sono state poche, su quello internazionale il binomio Gerolsteiner-Wilier Triestina si è collocato all’apice del ciclismo mondiale grazie alla formidabile tripletta di Davide Rebellin, che ha messo in fila Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi in una rapida ed entusiasmante sequenza. Rebellin, poi vincitore anche del Melinda, ha guadagnato così la posizione di leader nella classifica di Coppa del Mondo, dalla quale è stato scalzato ad opera di Bettini solo all’ultima prova dell’anno, il Giro di Lombardia. Dopo la Germania la Francia: nel 2005 Wilier Trestina è fornitore e sponsor del Team Cofidis, la squadra Pro Tour che ha in Stewart O’Grady il corridore più carismatico. A farsi onore, tuttavia, saranno soprattutto i comprimari del velocista australiano: Mattew White in una tappa del Tour Down Under, David Moncoutie alla 12a tappa del Tour de France, Leonardo Bertagnolli in una tappa della Vuelta Espana. 2006: Cofidis, Lampre, Cunego….

2002: il Team Gerolsteiner.

2002: Davide Rebellin vince ad Amstel Gold Race, Liegi-Bastogne-Liegi e Freccia Vallone


2002: Davide Rebellin vince ad Amstel Gold Race, Liegi-Bastogne-Liegi e Freccia Vallone

2005: Team Cofidis
Mattew White in una tappa del Tour Down Under.
Moncoutie alla tappa del Tour du pays Basque.

Nel 2006 gli ambasciatori del marchio Wilier Triestina nel gotha del ciclismo mondiale sono gli atleti del Team Cofidis e della Lampre Fondital. Il ritorno del team lombardo gestito da Giuseppe Saronni ha coinciso con l’arrivo in casa Wilier di Damiano Cunego, il vincitore del Giro d’Italia del 2004. Oltre a Cunego, vincitore fra l’altro del Giro del Trentino, e al talentuoso Bennati, del team blu-fucsia fa parte un “vicino di casa” dei Gastaldello: Alessandro Ballan, da Castelfranco. Apre la sua stagione vincendo il Laigueglia e si rivela uomo da grandi classiche piazzandosi terzo alla Parigi-Roubaix, quinto al Giro delle Fiandre, ottavo in una Milano-Sanremo corsa da grande protagonista. Sul versante francese la stagione si apre con Leonardo Bertagnolli a segno al Tour du Haut Var e alla sesta tappa della Tirreno Adriatico. Il belga Rick Verbrugghe, altro alfiere della Cofidis, ritrova il suo vecchio feeling con il Giro d’Italia vincendo per distacco la tappa di Saltara.

2006: Bertagnolli alla Tirreno-Adriatico.

2006: Vittoria di Verbrugghe al Giro d’Italia.

Cunego vince il giro del Trentino.

Bennati arriva solitario nell’ultima tappa della Vuelta Valenciana.

Vila vince una tappa della Paris-Nice.

2006: Team Lampre Fondital, Ballan sul
traguardo di Laigueglia.

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29 ottobre 2013