La maglia degli eroi

Tre generazioni di campioni per celebrare una maglia che evoca strade polverose e tubolari a tracolla, e gli entusiasmi di un’Italia che leniva con le imprese dei suoi idoli sportivi le ferite ancora aperte della guerra. Il 10 luglio 2004 alla Wilier Triestina di Rossano Veneto il passato è tornato sotto forma di una fedelissima replica della celebre maglia rossa alabardata con cui Fiorenzo Magni vinse il Giro d’Italia del 1948. Materiali, lavorazione e disegno sono identici a quella in lana originale, con i baveri, i bottoni e le caratteristiche tasche sul davanti. Giordano Cottur, Luciano Maggini e il più amato dei commissari tecnici italiani, Alfredo Martini, sono tra coloro che corsero e vinsero con la Wilier Triestina ed è a loro che la fami-glia Gastaldello ha dedicato la riedizione delle loro maglie. Accanto a loro Giuseppe Saronni, il campione del mondo di Goodwood e ora team manager della Lampre, una delle due squadre (l’altra è la tedesca Gerolsteiner) equipaggiate nel 2004 con le Wilier Triestina. Saronni è giunto a Rossano Veneto assieme a Francesco Casagrande e ai suoi compagni di squadra Piccoli e Ballan. Avrebbe dovuto esserci anche il campione del mondo Igor Astarloa, anch’egli della Lampre, ma la febbre lo ha bloccato. Ad omaggiare la maglia degli eroi, tuttavia, un iridato c’era ugualmente: Davide Rebellin, allora leader di Coppa del Mondo. Nell’occasione a Rebellin e Casagrande è stato consegnato il più prezioso dei gioielli prodotti dall’azienda di Rossano: una superleggera Le Roi, con un telaio in carbonio realizzato secondo un esclusivo sistema di assemblaggio dei componenti con il trattamento del monoscocca. Durante la presentazione della maglia storica Wilier Triestina è stata annunciata l’organizzazione dell’arrivo a Rossano Veneto di una tappa del Giro d’Italia 2005 in collaborazione con Selle Italia e con l’Amministrazione comunale. Un evento, quello dell’estate 2004, da ricordare anche per la spumeggiante partecipazione del compianto Giordano Cottur. Il suo spirito ardimentoso e brillante, lo stesso che esprimeva in sella alla sua Wilier ramata, ha riempito di brio la festa dedicata all’antica maglia rossa che anche lui contribuì a rendere celebre. Una piacevolissima giornata sospesa fra il passato e il futuro, fra ricordi e ambizioni, con una sola e intramontabile costante:

il simbolo dell’alabarda.


Il grande saggio, Alfredo Martini.

Una maglia storica per tutti. Da sx Mariano Piccoli, Francesco Casagrande, Lino Gastaldello, Davide Rebellin, Alessandro Ballan e Michele Gastaldello.

Campioni del presente e del passato alla Wilier

La replica della storica maglia rossa
alabardata della WilierTriestina

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26 novembre 2013