Astarloa alla Wilier ricordando Pantani

Il campione del mondo professionisti si è soffermato a lungo davanti alla bicicletta usata da Marco Pantani al Tour de France del 1997.
27 agosto 2004 – Igor Astarloa gironzola fra i modelli in esposizione nella show-room della Wilier Triestina, incuriosito dai ritrovati meccanici, dalla composizione dei telai e dalle soluzioni estetiche. A non sapere chi è, lo si scambierebbe per un principiante ammaliato dalla tecnologia applicata alla bicicletta. Poi il suo sguardo si posa su una bici gialla che porta sul manubrio una coccarda nera: è la stessa con cui Marco Pantani vinse le tappe dell’Alpe d’Huez e di Morzine al Tour de France del 1997, che concluse terzo in classifica. Nessuno gli aveva detto che quella bicicletta era lì, una sorpresa che immerge il campione del mondo in un silenzio prolungato mentre la tocca quasi con soggezione, scrutandola in tutti i suoi dettagli come per fissarla nella memoria. “Pantani è uno dei corridori che mi ha fatto innamorare del ciclismo – dice Astarloa -. Era l’unico che in salita faceva una differenza netta rispetto ai suoi avversari, e questo è il motivo per cui ha fatto sognare i tifosi”. Poi le foto, gli autografi, le strette di mano e il racconto di quella caduta nel circuito di Atene, da cui è tornato con un braccio malridotto e con l’amaro di un’Olimpiade sfumata senza neppure poterci provare. L’ennesima delusione di una stagione storta, segnata da una falsa partenza con la Cofidis, seguita dal trasloco con armi, bagagli e speranze in casa Lampre. La visita alla Wilier Triestina di Igor Astarloa sta per terminare, c’è un aereo per la Spagna che lo aspetta. Qualche giorno con i familiari prima di salire sulla carovana della Vuelta e fare tutta una tirata fino al campionato del mondo di Verona. Un’ultima occhiata a quella bicicletta gialla listata di nero, un sorriso vero a chi lo ha accolto con calore, poi via verso il riscatto di una stagione avara.

La bici di Marco Pantani.

Con Andrea Gastaldello durante la visita all’azienda.

Igor Astarloa con la maglia di campione del mondo su strada, posa assieme a Lino Gastaldello e ai suoi figli con la sua Wilier “iridata”.

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3 dicembre 2013