L’ultima Wilier di Pantani

Dopo avere accompagnato Marco Pantani nelle sue trionfali scalate all’Alpe d’Huez e a Morzine nel Tour de France del 1997, Wilier Triestina rimarrà accanto al compianto campione romagnolo anche sul piedistallo di un monumento.
La famiglia Gastaldello ha finanziato la realizzazione della fusione in bronzo raffigurante Pantani in azione, collocata al centro di piazza Marconi a Cesenatico sabato 28 maggio 2005. La scultura porta la firma della plurimedagliata di judo Emanuela Pierantozzi, alla quale l’emozione ha impedito di pronunciare la propria dedica al campione scomparso, pochi attimi prima che i genitori di Pantani togliessero il velo dalla sua opera fra applausi e lacrime di commozione.
E’ stata una cerimonia sommessa, priva di retorica e sensazionalismo. Per assistere al battesimo del simulacro del “Panta” si sono dati appuntamento sotto il sole a picco cicloamatori, amici, tifosi, persone comuni estranee al ciclismo che però erano state catturate dal fascino del mito di uno dei più grandi scalatori del ciclismo moderno. Quando il drappo è sceso ed è apparsa la sagoma rilucente di quel corridore che aggredisce la salita è stato come rivedere in un fulmineo flashback tutte le imprese del campione. E in quell’attimo l’esaltazione, l’entusiasmo che ci regalarono le sue vittorie, si sono tramutati in un brivido di tristezza e di nostalgia.
Per la riproduzione della bicicletta, Emanuela Pierantozzi si è rifatta ad uno dei modelli Wilier Triestina originali che furono utilizzati dal corridore nelle stagioni 1997 e 2002.
Con questa iniziativa Wilier Triestina ha manifestato il proprio orgoglio per avere legato il nome dell’azienda ad alcune fra le imprese sportive di Marco Pantani, ma è stato soprattutto un gesto da tifosi, tifosi del Pirata. Ed è stato un omaggio anche a loro, gli appassionati, la sua gente, che continueranno sempre a portarlo nel cuore.


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17 dicembre 2013