Scatti e controscatti in questa 13^ Tappa, ma come per le proprietà matematiche, cambiando l’ordine degli attaccanti il vincitore non cambia. Sia chiaro, la tappa è stata vinta da Josè Rujano, ma su gentile concessione di Alberto Contador, oramai consacrato dominatore assoluto di questo 94^ Giro d’Italia. Tutti ci provano, ma solo lui riesce a prendere il largo.

Prima tappa di alta montagna, prima di una tre giorni che lascerà il segno nella classifica e nelle gambe degli atleti. 13 Gpm e 16.000 metri di dislivello. Prima tappa dura… ma la più facile a detta dei tecnici.

Ai meno 10 km, parte Michele Scarponi (Lampre-ISD) seguito da Igor Anton (Euskaltel-Euskadi) e da Josè Rujano (Androni Giocattoli), il tempo di un sospiro e il gruppo di fa di nuovo compatto. Ai meno 8 km sul tratto più duro Alberto Contador saluta tutti seguito dal venezuelano della Androni Giocattoli. Vincenzo Nibali e Michele Scarponi in difficoltà. Sul traguardo in leggera discesa del Grossglockner (che è anche la montagna più alta dell’Austria), lo spagnolo lascia le luci della ribalta a Josè Rujano.

E’ inutile quando lo spagnolo si alza sui pedali per gli altri è dura. Scarponi e Nibali arrivano ad 1’36” assieme al ceco dell’Astana Roman Kreuziger. La classifica sta prendendo una fisionomia chiara e definita. Il Giro di Alberto Contador da una parte, il Giro degli altri dall’altra.

Domani lo Zoncolan…