posted: 11/07/11 at 07:58 pm

TOUR DE FRANCE: CADONO COME BIRILLI

By: Christian
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Primo giorno di riposo di questo 98^ Tour de France e prima occasione per fare un resoconto di quanto abbiamo visto in questa prima settimana di Grande Boucle. Abbiamo vissuto un Tour a due facce, uno fatto dai protagonisti, dai big che ci hanno fatto capire perchè il Tour de France sia la corsa più importante al mondo, la più amata dal pubblico e la più amata dagli atleti. Abbiamo assistito come in una parata di stelle alle vittorie giorno dopo giorno dei migliori ciclisti in circolazione.

Ha cominciato Philippe Gilbert (vincitore della prima tappa), l’atleta più in forma del momento vincitore di diverse classiche nel 2011 tra cui  Amstel Gold Race, Liegi Bastogne Liegi e Freccia Vallone, nonchè fresco campione nazionale del Belgio. Poi è stata la volta di  Thor Hushovd (vincitore della seconda tappe), campione mondiale in carica che ha raddrizzato così una stagione fino ad oggi in ombra. Poi è toccato a Tyler Farrar uno dei più forti velocisti in circolazione mettere il sigillo sulla 3^ Tappa. La quarta è stata ad appannaggio di Cadel Evans che si è dimostrato in uno stato di grazia tale da essere in vetta ai favoriti per la vittoria finale. La quinta ha visto finalmente anche il risveglio di Mark Cavendish capace di aggiudicarsi anche l’8^ con due volate perentorie, che ha messo subito in chiaro chi è il re dei velocisti. In mezzo abbiamo assistito alla stoccata di Edvald Boasson Hagen già vincitore di una Gand-Wevelgem oltre che di innumerevoli prove tra i pro.

L’altra faccia della medaglia di questo Tour è quella legata alle cadute. Nelle prime 9 tappe si contano già 18 ritirati di cui 14 per cadute. Bradley Wiggins, Alexandre Vinokourov, Tom Boonen, Janez Brajcovic (fresco vincitore del Giro del Delfinato), Jurgen Van den Broeck, Chris Horner e David Zabriskie sono solo i più titolati tra i ciclisti costretti ad un prematuro ritiro. Tra clavicole rotte, nasi fratturati, femori spezzati e commozioni cerebrali abbiamo assistito a delle spaventose carambole che non hanno risparmiato quasi nessuno.

Alberto Contador è caduto per la terza volta in 5 giorni procurandosi una botta al ginocchio che spera di recuperare nella giornata di riposo di oggi, altri continuano la loro fatica nonostante abbiano il corpo martoriato dai cerotti. Ne sanno qualcosa Juan Antonio Flecha e Johnny Hoogerland. Il primo è stato investito da un’auto della televisione francese che lo ha colpito in pieno. Lo spagnolo è rotolato a terra (senza gravi conseguenze), investendo come un domino l’olandese della Vacansoleil che ha terminato la sua rovinosa caduta sul filo spinato a bordo strada. Tutti e due arrivano al traguardo attardati e grondanti di sangue, comunque consapevoli di aver rischiato di fare la fine del povero Wouter Weylandt.

Quanto saranno ancora decisive le cadute per la classifica finale? Il bello del Tour deve ancora venire, speriamo che l’ecatombe di teste di serie termini qui. Non vorremmo che il toto vittoria si trasformasse nel toto caduta.

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