posted: 23/11/11 at 03:25 pm

DAMIANO CUNEGO TRA PRESENTE E FUTURO

By: Christian
(Italiano) Categoria: Gare e Team
(Italiano) Commenti: 1 Comment »

Dopo una stagione 2010 anonima, Damiano Cunego è tornato protagonista in quest’annata appena conclusa. Spesso considerato un corridore non adatto al Tour de France, il “Piccolo Principe” si è ritagliato un ruolo da protagonista nella Gran Boucle andata in scena quest’anno, conquistando un incoraggiante settimo posto assoluto.

Purtroppo, la sua stagione è stata segnata da problemi fisici che gli hanno impedito di essere brillante nelle classiche. L’ex bambino prodigio, si sente comunque ancora in grado di assumere il suo ruolo di leader. Analizziamo le sue impressioni in questa intervista che ha rilasciato al portale francese Cyclism’Actu dove ci racconta le ambizioni per il suo  2012.

Damiano, un rapido flashback sulla stagione appena terminata. Il Tour de France, è stato il tuo miglior risultato stagionale?

Quando si guarda la qualità dei concorrenti del Tour de France, un settimo posto è un buon risultato. Tuttavia, penso che abbia dato il mio meglio al Giro di Svizzera, dove sono arrivato con una forma migliore. Purtroppo ho dovuto abdicare nella cronometro finale contro Levi Leipheimer, ma comunque ho ottenuto un ottimo risultato.

Questo è il tuo miglior risultato in un Tour de France, significa che il miglior Cunego è ritornato?

E ‘importante sottolineare ancora una volta che il livello del Tour de France è stato assai elevato, il mio risultato assume quindi dei connotati ancora più soddisfacenti. Quello che mi ha dato più convinzione è l’essere in grado di rimanere sulla testa della corsa anche nei momenti chiave quando sono state scalate le vette leggendarie. Il risultato sull’Alpe d’Huez, per esempio, è stato molto buono, mi sento di essere sulla strada giusta per essere ancora leader.

Nel 2012, ti concentrerai sul Tour de France?

Non lo so ancora. Ho dato un’occhiata al percorso del Tour e del Giro, ma per ora, non ho fatto le giuste considerazioni. Devo anche discutere con i team manager della squadra prima di prendere la mia decisione. Decideremo ai primi dicembre nel primo ritiro collegiale. Definiremo gli obiettivi ed i programmi per la prossima stagione.

Quali sono i criteri per la tua scelta?

Per scegliere tra il Tour de France ed il Giro d’Italia, ci sono molte cose da considerare. In primo luogo il fatto che al Tour de France, ci saranno quasi 100 km a cronometro, un po’ troppo per me, ma ci sono anche diverse tappe di montagna che sarebbero una ghiotta occasione per mettersi in luce. Così a prima vista sarebbe una scelta interessante. Il Giro è comunque importante per me ma per ora, non ho ancora scelto, dobbiamo studiare in dettaglio il percorso, parlare con la squadra e dividere il mio ruolo di capitano con Michele Scarponi che lo scorso anno ha fatto benissimo.

Quest’anno non ti abbiamo visto brillare nelle classiche di un giorno, come mai?

Penso di non aver affrontato le classiche nella forma che mi avrebbe permesso di dare il meglio di me. Poche settimane prima delle classiche delle Ardenne, ho sofferto di un’infezione all’orecchio e ha dovuto fermare la preparazione per alcuni giorni che si sono rivelati decisivi.

Ti vedremo protagonista nelle classiche nella prossima stagione?

Come ho detto prima, non ho ancora stilato il mio calendario. Ma è certo che io possa tornare protagonista nelle corse di un giono. Ho le caratteristiche giuste per dire la mia.

Preferisce le classiche delle Ardenne o il Giro di Lombardia?

Entrambi! Ho vinto la Amstel Gold Race ed ho ottenuto numerosi podi nella Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Ma ho anche vinto tre volte il Giro di Lombardia. Se mi chiedete di scegliere tra i due, non so rispondere. E ‘una scelta troppo difficile!

Al mondale del prossimo anno si respirerà l’aria dell’ Amstel Gold Race, vi ispira la cosa?

Sì, mi piace questo mondiale. Ho già vinto la Amstel Gold Race, amo questa gara, e quindi sono motivato ed in grado di fare cose belle. I Campionati del Mondo sono un momento molto particolare. Devo dimostrare che merito di indossare la maglia azzurra facendo bene tutto l’anno. C’è forte concorrenza in Italia, devo prima fare la mia scelta e dopo essere in grado di fissare degli obiettivi.

In questo momento, come vivi questo periodo di scarico?

Per ora sono ancora in riposo assoluto. Colgo l’occasione di trascorrere del tempo con mia moglie e i miei due figli.  Durante l’inverno, faccio tutto quello che non ho avuto tempo di fare durante la stagione. Tornerò a pedalare a fine novembre in maniera molto blanda.

One Response to “DAMIANO CUNEGO TRA PRESENTE E FUTURO”

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