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E sono tre. Ci sta prendendo gusto il campione del mondo Mark Cavendish. Anche nella tappa più corta di questo 95^ Giro d’Italia (121 km), quella che ha portato la carovana rosa da Savona a Cervere (CN), re Mark ha voluto lasciare il segno, ricordando ancora una volta, se per caso ce ne fosse bisogno, chi è il più forte sprinter al mondo (bisognava ristabilire le gerarchie dopo la vittoria di Roberto Ferrari di due giorni fa).
Volata senza storia con tutti i big con il freno a mano tirato in vista della tappa domani. Si comincia a fare sul serio col primo tappone alpino. 206 km con arrivo in salita. 2 i GPM di giornata con il Col de Joux (quota 1640), 22 km di ascesa con un dislivello di 1253 metri (pendenza media 5,6% e punte del 12%) e l’arrivo di Cervinia (quota 2001), 27 km, dislivello 1475 metri, pendenza media 5,5% e punte del 12%.
Domani non c’è più spazio per i tatticismi e le schermaglie, da domani si fa sul serio. Basso, Scarponi, Cunego, Kreuziger e Rodriguez… scatenate l’inferno! Siamo pronti a divertirci.
Queste le impressioni di Michele Scarponi sulla tappa di domani: “La tappa di Cervinia sarà la prima di massima difficoltà, una frazione che potrà dare indicazioni su chi sta molto bene e chi invece rischierà di essere già fuori dai discorsi per la maglia rosa, qualora dovesse perdere molti secondi. C’è la possibilità che qualcuno provi ad attaccare già sul Col de Joux, per poi magari guadagnare ulteriore margine qualora la discesa dovesse essere bagnata dalla pioggia. Mi vengono in mente corridori come Pozzovivo e Rujano come quelli che cercheranno di smuovere la situazione. Assieme ai tecnici della squadra e a Cunego valuteremo come muoverci, per provare a sfruttare al meglio il nostro potenziale”.
