posted: 07/05/13 at 09:25 am

TUTTE LE SALITE DEL MONDO #19 | SI AVVICINA IL CHALLENGE DI RIMINI

By: Ufficio Marketing
Categoria: Storie
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Si avvicina il Challenge di Rimini, terzo appuntamento del mio progetto Tutte le salite del mondo. DSCF5296Quello di fare da persona normale, non-campione-assoluto, una sfilza di gare tostissime, una dietro l’altra. Completando la serie con le tre granfondo di ciclismo con più salite in assoluto, Marmotte, Charly Gaul, Oetztaller.

Il Challenge, domenica 26 maggio, è un triathlon lungo, o mezzo ironman fate voi. Prova di endurance con tre sport, senza interruzioni. Nuoto: 1,9 km in mare aperto davanti al Grand Hotel. Bicicletta su strada: 90 km da soli, senza scia che è vietata, con qualche strappetto all’8-10% nell’entroterra romagnolo. Più una mezza maratona su un percorso ad anello nel centro di Rimini, tanto per gradire…

Ho già fatto una gara del genere, due anni fa a Pescara, la prima edizione dell’Ironman 70.3 Italy. Ricordo, un’acquazzone pazzesco in discesa, tra Penne e il Ponte di Sant’Antonio, sulle colline pescaresi, non vedevo più niente bagnato come un pulcino ma andavo avanti con la bici più simile a un mezzo anfibio in quei minuti interminabili. Ricordo, la gente di Pescara, il tifo, il caldo all’arrivo. E ricordo l’agonia – sì, proprio così – l’agonia mia e di altre centinaia di “fantasmi” che stringevano i denti come me per arrivare fino in fondo nel tratto di corsa. La parte più dura. Una via crucis. Non fu uno scherzo allora. Non lo sarà neanche tra due settimane… Ma sono pronto..

In questi mesi credo di essermi allenato molto nel fondo, la resistenza su corsa e bici. Meno nel nuoto. Così nelle ultime due-tre settimane che restano cercherò di essere più puntuale agli appuntamenti con il gruppo master degli Elite Italia, nella piscina di Abbiategrasso, tre volte a settimana.

A dire il vero, in questi giorni mi sto allenando quotidianamente, anche due volte al giorno. Sento che il mio fisico è quasi al limite, con dei dolorini vari che minacciano infortuni dietro l’angolo. Male dietro le cosce, a volte in un ginocchio. Ma vado avanti con gli allenamenti. Che restano un impegno ma anche un piacere per me… Avete qualche nodo intricato nella vostra vita quotidiana? Provate a pedalare per un paio d’ore o a correre per un’ora e vedrete che i nodi magari non si districheranno per una strana alchimia che è fisica e interiore, si allontaneranno dalla vostra testa e dal vostro cuore. Si dissolveranno come un’aspirina in un bicchere d’acqua. Provare per credere.

Stamattina sono uscito con le scarpette e ho corso per una decina di chilometri lungo il Naviglio grande. I primi 5 piano, al mio passo solito. E gli ultimi 5 ho provato a scattare un po’ e a fare delle ripetute da mille metri, alternate da tratti più lenti. Molto dura per me, non so se a voi viene facile: è sempre stato complicato allenarmi sulla velocità più che sulla resistenza… Un diesel più che una Ferrari, insomma. Preferisco fare due-tre ora di corsa piano piuttosto che le ripetute con il cuore che va a tutta… Considerando i segnali che mi manda il mio corpo, forse non è il caso di esagerare con il carico di allenamenti. E allora bene così. Ironman_5stesso giorno ho provato in piscina a fare, da solo, una vasca dietro l’altra, i 1.900 metri che poi dovrò percorrere, una boa dietro l’altra, in mare aperto a Rimini. Così a freddo, considerando che bigiavo da circa un mese gli allenamenti in acqua per migliorarmi sulla bici che quest’anno bene o male sarà il mio pane quotidiano…. Ho usato il Garmin in acqua per la prima volta. Conta le vasche, il tempo, la distanza e anche con quante bracciate fai i 25 metri, oltre alle bracciate medie. Il crono si è fermato a 42 minuti. Pensavo peggio. I primi ce ne mettono poco più di venti. Credo di poter scendere a 36-38 minuti in un giorno di buona, ma anche 42 andrebbero bene: lo scorso anno al mezzo Iron man di Pescara ho fatto la prova di nuoto in staffetta e non finiva mai perché gli organizzatori avevano calcolato male le distanze con il gps: invece di 1,9 km erano 2,2 o 2,3 km. Un atleta si è sentito male in acqua, colpito da un infarto. Lo ha salvato un cane della protezione civile che era a riva. Ora credo stia bene…

Riassumendo: ieri sono salito in bici sul Monte Grappa, oggi corsa e nuoto in piscina. IronmanzurigoE domani ancora bici con salite a go-go, nel Varesotto, assieme ai miei amici Fufu runner’s. Sto esagerando? Non so. Cerco di allenarmi ma anche di seguire il corpo e di alimentarmi bene.

Il mio obiettivo per Rimini? Quello di sempre. Arrivare fino in fondo, senza badare troppo al tempo ma più alle sensazioni e a chi mi passa accanto, baciare la terra all’arrivo, sorridere alla vita.

Ps. Al Challenge come è successo all’Oetzi marathon sarò con molta probabilità seguito dai cameramen di Icarus e avrò anchio una telecamera attaccata da qualche parte. Oltre alla gara, dovrò anche fare attenzione a quello che dico e ai bottoni da pigiare per far partire le riprese. Un’altra complicazione che rende ancora più difficile la sfida. Ma che cercherò di raccontarvi in diretta.

Allenamento in piscina i dettagli su Garmin Connect

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